Trapunte e coperte termiche migliori: opinioni, recensioni, prezzi. Migliore trapunta e coperta termica

La coperta termica è un’ottima soluzione economica, alternativa al riscaldamento, per rendere le vostre ore di sonno ancora più piacevoli. Può essere usata assieme oppure al posto del piumone o altre coperte. Va dunque a costituire un’ulteriore fonte di calore.

Andrà attaccata alla corrente tramite un cavo ed è di solito munita di un comando che permette di regolare dai 3 ai 10 livelli di calore e temperatura. Si sistema sopra il lenzuolo, contrariamente allo scaldaletto che invece si colloca sul materasso. E’ consigliata soprattutto per chi abita (e dorme) in zone molto umide in quanto, come si sa, l’umidità è nemica delle ossa e potrebbe condurre a problemi a livello articolare.

Perchè scegliere di comprarla? La risposta in realtà dovrebbe essere: perchè no? Spendendo massimo 50 euro infatti vi ritroverete un prodotto che vi terrà non solo al calduccio e vi andrà ad apportare calore proprio in zone più delicate come ad esempio la schiena, dandovi così grande conforto. Ma inoltre vi farà anche risparmiare sulla bolletta!

Infatti, se la sera avete freddo, sarà molto più economico sistemarvi nel letto e accendere lo scaldaletto o la termocoperta rispetto ad accendere il riscaldamento. Converrete con noi sul fatto che è più semplice e rapido riscaldare una determinata zona rispetto ad un intero ambiente.

E’ dunque la giusta via di mezzo tra semplice borse d’acqua calda, alla lunga poco efficaci, e il riscaldamento vero e proprio.

I vantaggi delle coperte termiche

Ricapitolando, le coperte termiche sono economiche e facili da usare. Possono essere utili non solo a persone anziane e con dolori vari, ma anche ad esempio a persone sportive che hanno bisogno di sollievo in determinate zone del corpo che hanno subito troppo sforzo.

Possono essere sia singole che matrimoniali. Quindi potrete scegliere quella più adatta al vostro letto e a quello dei vostri cari. Scaldano poi in maniera rapida il letto, mantenendo costante la temperatura durante tutta la notte.

Molte marche che le producono, le dotano di un sistema di bloccaggio di sicurezza in caso di malfunzionamento. Quindi potrete dormire sonni davvero tranquilli.

In alcune coperte matrimoniali c’è anche l’opzione del doppio telecomando così ognuno potrà decidere la temperatura della propria zona, evitando litigi e discussioni. Oppure un’altra soluzione se siete in coppia è acquistare due termocoperte singole così ognuno potrà gestire la sua a seconda delle esigenze.

Precauzioni per l’uso

Anche se, come abbiamo visto, sono apparecchi sicuri, in alcuni casi è meglio non utilizzare queste coperte termiche. Ad esempio è proprio sconsigliato usarle per le culle e letti di neonati o bambini ma anche di persone che non sono autonome e non possono regolare da sè lo scaldaletto o la termocoperta.

Bisogna prestare molte attenzione a dove si colloca il cavo elettrico. Evitate sfregamenti vari altrimenti rischiate di danneggiarlo e compromettere il funzionamento dell’intera termocoperta. Infatti è del tutto sconsigliato di usare queste coperte su letti reclinabili.

State anche attenti alle unghie degli animali e alla presenza di oggetti taglienti che possono venire in contatto con la coperta. Poi se avete un materasso ad acqua non potrete proprio avvalervi di una termocoperta. Non stiratela poi e non lavatela a secco con materiali che potrebbero rovinarla. Lavatela in lavatrice o anche a mano, andando a separarla dal suo comando.

Ultimo, ma in realtà fondamentale, consiglio: spegnetela sempre quando non la usate o quando avete raggiunto la temperatura ideale. Vedrete che il calore sotto le lenzuola si manterrà a lungo dunque non sarà necessario tenere acceso proprio per tutta la notte l’apparecchio.

Come funzionano le coperte termiche

Vediamo più nello specifico come funzionano queste coperte così particolari. In pratica, sono coperte realizzate in vari materiali morbidi come ad esempio la lana, il pile o la flanella, attraversate da un filo elettrico che va a scaldare il tessuto. Come potenza si va da un minimo di 60 W ad un massimo di 150 W.

I modelli più moderni e recenti hanno un sistema auto-off che consente di spegnerli e/o isolarli in caso di malfunzionamento o sovraccarico o anche di cortocircuito.

Una volta sistemata la coperta termica sul letto (se decidete di usare una coperta termica singola per un letto matrimoniale potrete collocare lo scaldaletto al centro), vi basterà collegarla tramite il cavo alla presa di corrente più vicina. Cercate di stenderla per bene, evitando pieghe. Vi conviene poi accendere la coperta almeno venti minuti prima di mettervi a letto, così sarete sicuri di trovarlo già riscaldato.

Il comando e le sue funzionalità

Con la coperta termica troveremo un o più comandi detti commutatori. Ne troverete due nei modelli matrimoniali. Il comando è fondamentale in una termocoperta perchè consentirà di accenderla e spegnerla e di regolare la temperatura.

Come livelli di calore si va da un minimo di due (nei modelli più economici) ad addirittura 10 livelli di regolazione. Tutti gestibili con un unico comando.

Nelle coperte termiche più costose e tecnologiche potrete disporre di un display digitale che che vi permetterà non solo di stabilire la temperatura esatta che volete ma anche di differenziare le varie zone. Fantastico, non trovate?

Inoltre nei modelli muniti di funzionalità di riscaldamento veloce, potrete riscaldare la coperta anche in meno di dieci minuti. Alcuni comandi hanno anche il timer che consente lo spegnimento automatico e di programmare l’accensione. Quest’ultima funzionalità è eccezionale ma non tutti i modelli ne sono provvisti. In pratica, un po’ come funziona con la sveglia sul cellulare, vi permette di scegliere che ogni sera alle 23 si dovrà accendere.

In questo modo lo farà ogni sera in maniera automatica senza che ve lo dobbiate ricordare voi di farlo. Se invece volete cambiare orario o disattivarlo, vi basterà farlo sempre tramite il comando.

Le caratteristiche da valutare: i materiali

Prima di acquistare uno scaldaletto o termocoperta dovete tenere conto di alcune sue caratteristiche importanti. In primis, troviamo i materiali. Come già anticipato, potrete trovare coperte termiche in:

  • cotone
  • lana
  • tessuti misti
  • micro-pile
  • tessuto riciclato
  • poliestere

Ovviamente il tessuto andrà a determinare anche il prezzo finale della termocoperta. Come potete ben immaginare, la lana è il tessuto più costoso ma anche più isolante. Quindi manterrà a lungo il calore anche una volta spento.

C’è da dire che, se per la maggior parte degli utenti questa caratteristica della lana è un fattore positivo, per altri potrebbe invece essere un po’ troppo rispetto alle loro reali esigenze. Diciamo che se non siete tipi troppo freddolosi, allora la lana potrebbe non fare al caso vostro e potrete optare tranquillamente per altri tessuti.

In linea generale, vi consigliamo di scegliere coperte realizzate in tessuti naturali, perchè più traspiranti, e in tessuti anallergici, anti-odore e anti-batterici.

Il fissaggio

Cercate di acquistare un modello di coperta termica che vada ad aderire più perfettamente possibile al vostro letto. Così eviterete che si pieghi o si sposti durante la notte. Infatti gli scaldaletto, purtroppo, non hanno dei veri e proprio sistemi di fissaggio.

Dunque, se riuscite a reperirli online o nei negozi attrezzati per la zona letto, potreste indirizzarvi verso l’acquisto di modelli con angoli elastici.

Se poi avete particolari esigenze e anche un budget più alto a disposizione, vi consigliamo di acquistare modelli con zone differenziate come per esempio piedi-busto oppure piedi-busto-spalle. Così, se avete bisogno di calore in determinate zone, anche a fini terapeutici o semplicemente per relax, potete focalizzate il calore in precise parti del corpo.

Pulizia e manutenzione

Almeno una volta l’anno ma in realtà sarebbe consigliabile anche più spesso, bisognerà lavare il nostro scaldaletto o coperta termica per rimuovere cattivi odori, presenza di batteri o polveri.

Sarà prima di tutto necessario scollegare il cavo del comando dalla presa di corrente. Come si fa? Vi starete chiedendo. Non vi preoccupate, è davvero semplice. Dovrete premere la leva di tenuta ai lati della presa in modo da facilitarvi nel suo scollegamento dalla spina. Fatelo in maniera decisa ma delicata, così da evitare eventuali corti circuiti.

Dopodichè, per il lavaggio vero e proprio, dovrete consultare o il libretto di istruzioni o, più semplicemente, potete controllare l’etichetta della coperta dove sarà sicuramente indicato dove è possibile lavarla e a che temperatura.

In linea generale, gli scaldaletto possono essere lavati sia a mano che in lavatrice, massimo a 40 gradi e con un programma per capi delicati a ciclo breve. E’ meglio non usare la centrifuga se possibile nè usare candeggina o lavaggio a secco, come abbiamo anticipato.

Lavaggio a mano

Se intendi lavarla a mano perchè magari non ti “fidi” del lavaggio in lavatrice o perchè la tua coperta termica è parecchio usurata, dovrai immergerla in una bacinella piuttosto capiente con acqua tiepida e sapone neutro. Falle compiere de giri per uno o due minuti.

Lasciala in ammollo per almeno 15 minuti, strizzala e poi passala sotto l’acqua fredda per rimuovere ogni traccia di sapone.

L’asciugatura

Se il momento del lavaggio è delicato, lo è anche quello dell’asciugatura. Ricordiamoci sempre che non si tratta di una semplice coperta e che all’interno c’è un cavo! Dunque, se solitamente adoperiamo un’asciugatrice, possiamo usarla anche in questo caso ma ad una temperatura moderata.

Noi vi consigliamo, per precauzione, di asciugarla all’aria aperta ma sempre procedendo con estrema attenzione. Non bisogna usare mollette per fissarla allo stendino o a fili perchè si rischia di danneggiare il cavo. Quindi tenetelo bene a mente: niente mollette!

Stendete poi bene la coperta termica in modo che sia teso e che si possa asciugare correttamente. Fatelo in due persone se potete, ognuno prendere ad una delle due estremità la coperta in modo da assicurarsi di stenderla bene.

Una volta asciutta, riutilizzatela poi soltanto quando sarete sicuri che sia perfettamente asciutto. Prima di collegarlo alla presa elettrica, accertatevi che non ci sia nessuna traccia di umido e che i cavi all’interno non siano attorcigliati.

Come posizionare correttamente lo scaldaletto

Una volta che lo avete aperto dalla confezione, andate a stendere per bene sul materasso del vostro letto lo scaldaletto. Assicuratevi che non ci siano pieghe anche perchè dovrete andare a sistemare sopra il lenzuolo, dunque vi sarà poi difficile poterlo risistemare una volta coperto.

Va fatta qui una precisazione, perchè spesso ci si confonde al riguardo. Per scaldaletto si intende il coprimaterasso termico mentre per coperta termica o termocoperta si intende proprio una coperta. La struttura e il funzionamento è lo stesso solo che, mente lo scaldaletto si adagia tra il materasso e il lenzuolo, la coperta termica si pone sopra il lenzuolo. E’ una piccola ma sottile e fondamentale differenza che va ricordata in fase di acquisto e di utilizzo pratico.

Vi consigliamo di non posizionare poi la coperta termica nella zona del cuscino cioè dove poggiate la testa. Per questioni di sicurezza preventiva, cercate di evitare l’area della testa. Anche perchè è meglio privilegiare le zone dove sentite più freddo come ad esempio i piedi.

Dunque posizionatelo verso i bordi del letto, così sarete sicuri che i piedi saranno al caldo e la testa sarà ben protetta.

Fate poi in modo di avere a portata di mano il comando quando siete sdraiati e quindi facilmente e comodamente raggiungibile. L’ideale sarebbe averlo vicino alla zona della testa o delle braccia.

Coprimaterasso termico vs coperta termica

Quale preferire tra i due? Beh, sicuramente la coperta termica ha più libertà e scelta di utilizzi. Come anche le altre coperte o plaid, la possiamo usare dove vogliamo, anche da un letto all’altro oppure sul divano. Immaginatevi le fredde sere d’inverno mentre guardate un film alla tv…non sarebbe fantastico essere avvolti da un bel tepore offerto da una coperta termica?

Però il coprimaterasso termico, una volta sistemato sul nostro letto, renderà le nostre ore di sonno davvero confortevoli. Rispetto alla coperta termica si adagerà meglio sul materasso e non ci sarà rischio che si possa muovere troppo o spostare, cosa che invece potrebbe succedere più facilmente con la termocoperta.

Inoltre, mentre il calore prodotto dalla termocoperta sale verso l’alto, quello dello scaldaletto resta sotto le coperte. Così la dispersione sarà minima.

Dunque hanno entrambi dei pro e dei contro. In ogni caso potreste addirittura comprarli entrambi, se ne avete la possibilità. La coperta la userete sul divano mentre invece lo scaldaletto resterà fisso sul vostro letto.

I consumi

Se vi preoccupano i consumi, non dovreste stressarvi troppo al riguardo. Abbiamo visto che uno dei motivi principali che spinge le persone ad acquistare una coperta termica è proprio la possibilità di risparmiare e consumare meno. Dunque parliamo di consumi compresi tra i 60 e i 150 W per quanto riguarda la coperta termica singola mentre dobbiamo raddoppiare il tutto quando parliamo di coperta termica matrimoniale.

Oggigiorno comunque si possono trovare in vendita, anche online, modelli che consumano poco e che sono parecchio efficienti. Il nostro consiglio, sia per questione di sicurezza e salute sia per il fattore consumo, è di non usare lo scaldaletto tutta la notte se non ne avete l’estrema necessità.

Vi basterà tenerlo acceso un mezz’oretta prima che vi mettete a letto e magari un’altra mezz’ora prima di addormentarvi.

I benefici del calore

La coperta termica è un ottimo regalo da fare a se stessi o agli altri in quanto consente di godere dei benefici del calore. Il calore infatti ha un potere davvero terapeutico. Può alleviare vari dolori fisici, disturbi articolari e rilassare i muscoli. Se soffri di artrite o sciatica, vedrai che la coperta termica ti aiuterà e darà una sensazione di puro sollievo.

La terapia termica, cioè l’utilizzo del calore per curare le malattie come i tumori, affonda le sue origini sin dall’antichità. Se ne parla già addirittura in un papiro egiziano del 3000 a.C., in cui si descrive il trattamento di tumori al seno mediante l’utilizzo di ferri roventi.

Il calore, con la sua azione vasodilatatrice, produce un effetto decontratturante perciò è indicato nelle cura per mal di schiena e torcicollo. Stimola anche la circolazione del sangue. Inoltre, anche a livello di puro e semplice relax, il calore ci aiuta a distendere i nervi e, appunto, a rilassarci.

Quale tessuto scegliere

Soffermiamoci sulla varietà dei tessuti delle coperte termiche.  Diciamo che in base al tessuti e anche alle dimensioni, singole o matrimoniali, cambierà anche il peso. Di norma va da 1 a 4 kg.

Le termocoperte in lana offrono maggiore isolamento termico ed una grande capacità di assorbimento dell’umidità. La pecca è che costa molto di più rispetto agli altri materiali, ma vedrete che ne varrà la pena.

C’è poi il poliestere che è piuttosto isolante, leggero e morbido. E’ poi economico e semplice da lavare. Però è poco traspirante.

Infine, tra i tessuti più popolari e diffusi troviamo il pile, abbastanza economico e morbido. Lavabile poi in lavatrice in tutta serenità.

Gli accessori, la struttura e i comfort

Dunque, ricapitolando, la coperta termica è composta dalla coperta attraversata da un cavo che andrà poi collegato ad una presa di corrente.

Avremo poi il comando che è fondamentale per gestire i vari optional. Alcuni modelli hanno anche un telecomando che consente di regolare le impostazioni a distanza. Utile anche la presenza eventuale di un display luminoso e di un indicatore luminoso di funzionamento.

Consigli per gli acquisti: prezzi e marche migliori

Il prezzo delle coperte termiche singole va da un minimo di 20 euro fino ad arrivare ai 50 euro circa. Lo stesso vale per lo scaldaletto. Il prezzo salirà se optiamo per tessuti come lana e flanella.

Se invece optiamo per modelli matrimoniali il range di prezzi sarà tra i 40 e i 100 euro. Come marche vi segnaliamo Imetec, MVPower, Klarstein, Medisana, MaxKare.

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